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Gli attacchi di panico, tra i problemi psicologici, sono tra quelli più facilmente curabili, senza l’aiuto di psicofarmaci.

In questo articolo voglio provare a fare un po’ di chiarezza su un problema tanto diffuso e invalidante, ma che, nella stragrande maggioranza dei casi, è possibile superare del tutto.

I sintomi degli attacchi di panico

I sintomi più comuni dell’attacco di panico sono:

  • palpitazioni o tachicardia (il cuore batte molto forte);
  • tremori;
  • sudorazione intensa;
  • sensazione di rimanere senz’aria (dispnea) o di avere difficoltà a respirare;
  • dolore o fastidio al petto (spesso proprio come fosse un infarto);
  • nausea o disturbi addominali;
  • vertigini, sbandamenti o sensazione di svenimento;
  • sensazione di irrealtà (derealizzazione) o di essere distaccato da te stesso (depersonalizzazione);
  • paura di perdere il controllo o di “impazzire”;
  • paura di morire.

È necessario assumere farmaci per superare gli attacchi di panico?

La risposta è no. Gli attacchi di panico come hai letto poco sopra si manifestano con una marcata sintomatologia fisica, per questo spesso, ci si rivolge immediatamente al medico. Il medico nella maggior parte dei casi prescrive un ansiolitico, cioè un farmaco che va a sedare l’ansia. Prescrivere farmaci non è sbagliato, ma non è il modo migliore per intervenire sul disturbo da attacchi di panico. Spesso in effetti non si hanno più attacchi di panico, ma solo perché si continua a prendere il farmaco.

È chiaro che in alcuni casi selezionati può essere indispensabile ricorrere ai farmaci, infatti se gli attacchi di panico si presentano di continuo e in modo molto invalidante, c’è urgenza di tornare alle proprie attività e non hai possibilità di contattare immediatamente uno psicoterapeuta, diventa necessario intraprendere una cura farmacologica.

Ma se la situazione non è così grave e invalidante, conviene decisamente iniziare da subito una psicoterapia per una reale e duratura guarigione.

Alcuni suggerimenti che puoi utilizzare subito per affrontare il disturbo da attacchi di panico

In Terapia Breve Strategica si parla di “tentata soluzione che alimenta il problema” ovvero tutto ciò che è messo in atto dalla persona o dalle persone vicine per gestire una difficoltà e che, reiterato nel tempo, mantiene e alimenta la difficoltà conducendo alla strutturazione di un vero e proprio disturbo. Nelle persone che soffrono di attacchi di panico si evidenziano alcune tentate soluzioni tipiche, ed è su queste che devi intervenire.

Infatti, per affrontare e superare gli attacchi di panico ci sono almeno tre comportamenti, appunto tre tentate soluzioni, che devi evitare di mettere in pratica:

  • Parlare del tuo problema: apparentemente parlarne può sembrare utile, permette di sfogarsi e scaricarsi, ma in realtà più ne parli, più ti carichi di paura; Parlare delle proprie paure, rende le paure stesse più importanti e spaventose. Se hai la tendenza a socializzare le tue paure e le tue ansie, fai un esperimento: prova a smettere di parlarne per un paio di settimane, noterai subito come le tue paure inizieranno a sgonfiarsi.
  • Evitare: chi soffre di attacchi di panico tende a evitare tutta una serie di situazioni, luoghi o eventi per paura che possano presentarsi i temuti attacchi di panico. Evitare fa sentire al sicuro, fa tirare un immediato sospiro di sollievo. Ma più eviti, più cresce il senso di incapacità e la paura. In realtà, evitando stai costruendo il prossimo attacco. Smettere di evitare in questo momento può sembrarti impossibile, ma prova a riconquistare gradualmente i tuoi spazi di autonomia, parti da cose davvero minimali, pezzetto dopo pezzetto ti sorprenderai a fare cose che ora ti sembrano impossibili.
  • Farti aiutare da chi ti è vicino: più ti fai aiutare, più confermi a te stesso di non essere più in grado di fare da solo. Quando ti fai accompagnare per paura, quando chiedi la presenza “perché non si sa mai…”, quando telefoni per sentirti più sicuro… Anche se lì per lì ti senti salvo, di fatto stai peggiorando la tua situazione. Evita di trasformare gli altri nelle tue stampelle a cui appoggiarti. Chiedere sempre aiuto compromette la tua autostima, è come se ti ripetessi continuamente che non puoi più fare da solo. E’ chiaro che non puoi smettere all’improvviso di chiedere aiuto, ma inizia col tornare a fare una piccolissima cosa da solo, una cosa semplice, la più piccola tra quelle che ti vengono in mente.

Oltre a provare a evitare di mettere in atto questi tre comportamenti, ti do un altro suggerimento: prova a tornare con le mente a tutte quelle situazioni in cui sei riuscito a superare da solo un attacco di panico, pensa attentamente: cosa hai fatto di preciso? Ti sei distratto mentalmente? Ti sei impegnato in un’attività che ti ha distolto dalle brutte sensazioni? In pratica, vai alla ricerca delle eccezioni positive al tuo problema.
Prova a individuare alcune delle cose che hai fatto e replicale qualora dovesse tornare uno dei tuoi attacchi di panico.

Chiaramente, anche se le tecniche di auto-aiuto possono risultare molto utili, non sempre è possibile risolvere da soli gli attacchi di panico. In tal caso, rivolgersi a uno psicoterapeuta è la scelta migliore che puoi prendere.
Se ti va, contattami per una seduta.

Dott.ssa Serena Fugazzi

 

Letture di approfondimento:

Nardone, G. (1993). Paura, panico, fobie. Milano: Ponte alle Grazie.

Nardone, G. (2000). Oltre i limiti della paura. Milano: Rizzoli.

Nardone, G. (2003). Non c’è notte che non veda il giorno. Milano: Ponte alle Grazie.

Nardone, G. (2016). La terapia degli attacchi di panico. Milano: Ponte alle Grazie. 

 

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Dott.ssa Serena Fugazzi
Dott.ssa Serena Fugazzi
Psicologa e psicoterapeuta, specialista in Terapia Breve Strategica. Mi trovi in studio a Bologna e su Skype in tutto il mondo

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