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31 Agosto 2017Articolo del dottor Andrea Iengo
Se sei su questa pagina probabilmente hai sofferto o stai soffrendo di attacchi di panico, oppure ne soffre o ne ha sofferto un tuo caro e vorresti saperne di più o trovare una soluzione a questo problema.
Innanzitutto c’è da dire che la diagnosi di attacchi di panico è a volte abusata, possono esserci delle patologie che ricalcano sintomatologicamente gli attacchi di panico, ma che non rientrano nel quadro dei sintomi fisici degli attacchi di panico.
Definiamo quindi quali sono, secondo il DSM-5 i criteri per i quali si può parlare di attacchi di panico:
Un attacco di panico si presenta come un periodo preciso di intensi paura o disagio, durante il quale quattro (o più) dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti:
- palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia
- sudorazione
- tremori fini o a grandi scosse
- dispnea o sensazione di soffocamento
- sensazione di asfissia (mancanza d’aria)
- dolore o fastidio al petto
- nausea o disturbi addominali
- sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
- derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da sé stessi)
- paura di perdere il controllo o di impazzire
- paura di morire
- parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)
- brividi o vampate di calore.
L’attacco di panico è fulminante, dura un attimo, e lascia devastati.
Ora dovrebbe esserti più facile capire se nel tuo caso specifico si sta parlando di attacchi di panico o meno.