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Problemi sessuali

La Terapia Breve Strategica, grazie al modello della ricerca-intervento applicato a migliaia di casi concreti, ha evidenziato due tipiche tentate soluzioni nei disturbi sessuali:

  • la più frequente è la ricerca deliberata di sensazioni e/o di reazioni, le quali però dovrebbero essere spontanee (il rilassamento, il lasciarsi andare, l’abbandono). Questo crea un vero e proprio paradosso psico-fisiologico: più si cerca di procurarsi le sensazioni/prestazioni desiderate, meno le si riesce a sperimentare. Imporsi deliberatamente ciò che dovrebbe essere naturale e istintivo, inevitabilmente allontana dal trovare ciò che ardentemente si cerca. Questa tentata soluzione si basa sul paradosso “Sii spontaneo”, in cui la volontà interferisce sulla spontaneità. Proprio ciò che succede nei casi di difficoltà di erezione.
  • il fuggire da sensazioni e/o reazioni spontanee a cui non posso resistere, ovvero il piacere viene vissuto come negativamente perturbante, come una sensazione da cui si deve scappare in quanto irresistibile o paurosa. Anche qui si delinea un ulteriore paradosso: “Se te lo concedi puoi rinunciarci, se non te lo concedi diventerà irrinunciabile” (Seneca).
In Psicoterapia Breve Strategica, la maggior parte delle tecniche e strategie terapeutiche utilizzate nel trattamento delle problematiche sessuali sono orientate a ristabilire ciò che appartiene alla natura dell’essere umano e che la mente sembra in qualche modo ostacolare. Il problema sessuale viene affrontato nel qui e ora, ponendo attenzione ai meccanismi che lo mantengono nel tempo. L’obiettivo della terapia è pratico, concreto, definito fin dall’inizio. Si stabilisce entro quante sedute si devono verificare i cambiamenti stabiliti di comune accordo, poiché si ritiene che se un trattamento è efficace, deve funzionare subito.
PROBLEMI SESSUALI TRATTATI

Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è un problema della funzionalità sessuale maschile. Il disturbo, così come descritto nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), consiste in “Una modalità persistente o ricorrente di eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali, circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l’individuo lo desideri”. Il problema si può presentare in maniera generalizzata,o specifico per una certa situazione/partner; può esserci da sempre, oppure arrivare dopo un periodo di attività sessuale normale. Quando sono state escluse le possibili cause organiche, questo problema può essere affrontato dal punto di vista psicologico.

Difficoltà di erezione

La caratteristica fondamentale del disturbo maschile dell’erezione è una persistente o occasionale incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione per un tempo sufficiente al rapporto sessuale. Perché si possa parlare di impotenza o disfunzione erettile, l’anomalia deve causare notevole disagio o difficoltà interpersonali e non deve essere attribuibile esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (farmaci inclusi) o di problemi medici generali. Quando sono state escluse tutte le possibili cause organiche, questo problema può essere affrontato dal punto di vista psicologico.

Disturbo del desiderio sessuale

La mancanza di desiderio sessuale si verifica quando una persona, sperimenta una diminuzione significativa di interesse nel sesso; ha esigui, se non assenti, pensieri o fantasie erotici, una ridotta o assente iniziativa all’attività sessuale ed è riluttante ai tentativi di intraprendere attività sessuale da parte del/la partner.
Questo ha un effetto sulla sua vita, è causa di disagio personale e deve verificarsi per almeno 6 mesi (APA, 2013).

Vaginismo

Secondo il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) il vaginismo è un ricorrente o persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina, questa contrazione interferisce con la penetrazione e quindi con il rapporto sessuale. Nel vaginismo si riscontra la persistente e ricorrente difficoltà, da parte della donna, ad accettare la penetrazione vaginale nonostante il desiderio di farlo, spesso associata a evitamento fobico e alla paura anticipatoria del dolore. Il vaginismo può essere primario o secondario, nel primo caso il disturbo si presenta fin dagli esordi dell'attività sessuale della donna, nel secondo caso, invece, il vaginismo insorge successivamente. Il vaginismo può essere anche generalizzato o situazionale.

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Dott.ssa Serena Fugazzi

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