Rabbia, una tecnica psicologica per smaltirla
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21 Aprile 2017“Improvvisamente ho sentito un’ondata di paura senza nessun motivo. Il cuore mi batteva forte, sentivo dolore al petto, avevo paura ed era sempre più difficile respirare. Prima non sapevo come fosse avere un attacco di panico. Ho pensato di morire”.
“Ho tanta paura! Ogni volta che esco ho questa orribile sensazione alla bocca dello stomaco e ho il terrore di avere altri attacchi di panico”.
Attacchi di panico, cosa sono e come si manifestano?
Gli attacchi di panico sono molto diversi dagli altri tipi di ansia, in quanto si verificano improvvisamente, apparentemente senza causa e possono diventare altamente invalidanti.
Infatti, dopo che una persona vive uno o più attacchi di panico, ad esempio alla guida della propria auto, in un luogo pieno di persone o in un ascensore, può sviluppare una forte paura che l’attacco di panico si ripresenti e di conseguenza cominciare ad evitare tutte le situazioni temute. Alla fine, la necessità di evitare tali situazioni per l’elevato grado di paura, può spingere la persona a smettere di guidare, o a chiudersi in casa. Si sviluppa una vera e propria paura della paura.
Gli attacchi di panico possono verificarsi in qualsiasi momento o luogo, apparentemente senza preavviso, ciò può portare ad una costante paura di avere un altro attacco. Così l’attacco di panico può avere un grave impatto sulla vita quotidiana.
Il disturbo di panico è una malattia?
Si tratta di un disturbo potenzialmente invalidante, ma esistono trattamenti specifici per uscire dal vortice del panico.
Sfortunatamente, a causa dei sintomi fisici, l’attacco di panico spesso viene confuso con una condizione del cuore. Generalmente, le persone quando cadono preda di una crisi, si riversano al pronto soccorso e in queste occasioni fanno esami approfonditi per eliminare dubbi sull’esistenza malattie fisiche.
Generalmente, il personale medico cerca di rassicurare il paziente sul fatto che non è in pericolo di vita. Tuttavia, questi tentativi di calmare il paziente, con le migliori intenzioni, possono talvolta peggiorare la situazione: se il medico utilizza espressioni come “non è grave”, “è tutto nella tua testa, è una questione di immaginazione” o “non è qualcosa di cui preoccuparsi” può dare al paziente l’impressione sbagliata che il trattamento contro l’attacco di panico non esista o non sia necessario.
Quando iniziano e quanto durano gli attacchi di panico?
Possono verificarsi nel corso di tutto l’arco di vita. Chiunque può sviluppare un disturbo da attacchi di panico, ma è più comune nelle donne che negli uomini.
Possono verificarsi attacchi di panico isolati, o può strutturarsi un vero e proprio disturbo, con attacchi di panico ricorrenti e/o con limitazioni della propria vita personale a causa della paura, disturbo che può durare per alcuni mesi o per molti anni.
Attacchi di panico: sintomi
I sintomi di attacchi di panico si verificano improvvisamente, apparentemente senza alcuna causa.
Un attacco di panico inizia improvvisamente e dura al massimo 10 o 20 minuti.
I sintomi possono includere:
▪ Battito cardiaco martellante o con elevata frequenza cardiaca;
▪ dolori al petto;
▪ vertigini, stordimento, nausea;
▪ difficoltà nella respirazione;
▪ rossore, sudorazione o brividi;
▪ sensazione di soffocamento o mancanza di respiro;
▪ dolore o fastidio al petto;
▪ nausea o disturbi addominali;
▪ formicolio o intorpidimento alle mani;
▪ sensazione che qualcosa di orribile accadrà e che non si può evitare;
▪ paura di perdere il controllo o di impazzire;
▪ paura di morire.
E se non trattato?
Il disturbo da attacchi di panico può durare per mesi o anni. Si può presentare qualche miglioramento di tanto in tanto, ma di solito non è semplice superarlo senza un trattamento adeguato. Ma ha senso aspettare che (forse) vada via da solo quando oggi esistono trattamenti efficaci che consentono di superarlo in tempi brevi?
Sono l’unica persona con questo problema?
Assolutamente no. Alcuni studi hanno dimostrato che in Italia il 10% degli abitanti delle grandi città soffre di attacchi di panico ripetuti. Tuttavia, nonostante l’elevata incidenza, solo una piccola parte degli individui affetti da attacchi di panico sviluppa il disturbo da attacchi di panico. Infatti, fortunatamente, nella maggior parte delle persone gli attacchi di panico restano episodi isolati.
I farmaci sono un trattamento efficace?
Un trattamento farmacologico è solo parzialmente efficace, perché per quanto possa sedare il panico, non guida il paziente a cambiare le proprie percezioni di paura, anzi, induce alla delega e aumenta la sfiducia nelle proprie capacità. Inoltre, alle volte, se il paziente sospende il farmaco, le crisi tornano, proprio perché il farmaco da solo non elimina la paura patologica. Pertanto, nei disturbi d’ansia, la prima scelta non deve essere il farmaco, ma un adeguato intervento psicologico. La decisione di prendere farmaci va presa solo e soltanto se il paziente non risponde all’intervento psicologico.
Superare gli attacchi di panico con la Terapia Breve Strategica
La Terapia Strategica per gli attacchi di panico prevede un percorso breve, generalmente al di sotto dei 10 incontri, fissati a distanza di 15 giorni l’uno dall’altro.
Nel primo colloquio viene valutato il problema nelle sue peculiarità ed identificati i meccanismi che lo mantengono in vita. Fin dal primo incontro vengono prescritti degli esercizi cuciti ad hoc sulla persona e sul suo problema.
Nella maggior parte dei casi già dai primissimi incontri si osservano cambiamenti significativi.
Una volta avvenuto lo sblocco del problema diviene necessario consolidare la nuova percezione della realtà non più minacciosa affinché questa perduri nel tempo.
La persona viene guidata al raggiungimento di una completa autonomia e al recupero della fiducia nelle proprie risorse e capacità personali.
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