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Anginofobia: la paura di soffocare.
22 Aprile 2020

Ossessione di poter far del male alle persone. Ti senti costretto a vivere e rivivere continuamente immagini inquietanti e violente in cui il “cattivo” sei inevitabilmente tu, proprio come in un film dell’orrore, che però non sei tu a scegliere di voler vedere. Anzi, cerchi tutti i modi per sfuggire da quelle immagini violente e ricorrenti da cui ti senti tormentato e che ti creano un gran disagio.

Generalmente questi pensieri e queste immagini intrusive e ricorrenti, vengono identificate come sintomi di un disturbo ossessivo.

L’ossessione di far del male. Cosa sono le ossessioni?

Le ossessioni sono tutti quei pensieri, immagini o impulsi che invadono la mente in modo involontario, indesiderato, intrusivo e ricorrente.
I contenuti di questi pensieri ossessivi, solitamente, rappresentano l’opposto di ciò che desideri, dei tuoi valori, e dei principi etici e morali, proprio per questo motivo, ti provocano elevati livelli di preoccupazione e disagio.
Le ossessioni aggressive possono riguardare l’ossessione di uccidere qualcuno di sconosciuto, di fargli del male in modo aggressivo e violento, o più frequentemente l’ossessione di uccidere persone care e familiari.
Se sei vittima dell’ossessione di far male, ferire, o uccidere persone care o sconosciuti, spesso puoi sentire la paura di perdere il controllo di te stesso e per questo avere il timore di poter realizzare concretamente i tuoi pensieri aggressivi.
Una prima caratteristica che accomuna tutte queste ossessioni è la paura. Una seconda caratteristica, meno evidente ma sempre presente, è il grande senso di colpa che si prova a causa di questi pensieri.

Le tentate soluzioni ricorrenti nell’ossessione di poter far del male

Sono le cosiddette tentate soluzioni disfunzionali le vere responsabili del mantenimento e della persistenza delle ossessioni aggressive. In una prospettiva operativa strategica, infatti, ogni problema è sostenuto da un insieme di processi mentali e di comportamenti che la persona insiste nell’applicare, spesso in completa buona fede, sperando che in questo modo riuscirà prima o poi a liberarsi del problema che lo affligge (Watzlawick et al., 1974). Comportamenti e processi mentali che non risolvono il problema, ma di fatto lo peggiorano

Chi è vittima di pensieri ossessivi e ricorrenti, come quello di far del male a qualcuno, generalmente mette in atto alcune specifiche tentate soluzioni:

1. Il controllo del pensiero

La tentata soluzione principale di chi soffre di disturbo ossessivo, è il cercare di controllo del pensiero, o repressione paradossale (Bartoletti, 2019), che in questo caso si esprime con il tentativo di non pensare, di distrarsi mentalmente o di mandare via le ossessioni sentite come inaccettabili che assediano la mente.
Pensare di non pensare, vuol dire pensare ancora di più, pertanto chi soffre di questo problema finisce per trovarsi completamente intrappolato in questo meccanismo, alimentando ancora di più l’ossessione.

2. L’evitamento

Per paura di poter far del male alle persone care, si iniziano a evitare tutte le situazioni connesse al contenuto dell’ossessione (ad esempio si possono evitare di maneggiare coltelli e oggetti appuntiti), ma anche film e letture con contenuti violenti.
Si può iniziare a evitare di restare da soli con le persone oggetto dell’ossessione, per esempio evitando di stare in casa da soli con il proprio figlio o con il partner.
Questa potrebbe sembrare una soluzione efficace, perché sul momento consente di sentirsi più sicuri e protetti. In realtà, è una tentata soluzione che a lungo andare contribuisce ad aggravare il problema.
Evitando infatti, non solo si generano una spirale crescente di evitamenti, ma si contribuisce a ingigantire il problema, dal momento che, più si evita, più si conferma a se stessi di avere effettivamente un problema altrimenti ingestibile.

3. La richiesta di rassicurazioni

Chi convive con la presenza costante di ossessioni spesso tende a parlare molto del problema e a chiedere frequentemente rassicurazioni ad amici e famigliari.
Questa richiesta d’aiuto tuttavia, è una tentata soluzione che, anche se in un primo momento fornisce una sensazione di sicurezza, conduce nel tempo a percepire un gran senso di incapacità personale.
Famigliari e amici, pensando di aiutare, ascoltano, rassicurano e rispondono innumerevoli volte, ma nel tentativo di cercare di proteggere il congiunto, finiscono per minare la sua autonomia e contribuiscono a cronicizzare ulteriormente le ossessioni.

 

Come può essere utile la Terapia Breve Strategica nell’ossessione di far del male alle persone?

La Terapia Breve Strategica è un tipo di intervento che si dimostra molto efficace nei confronti delle ossessioni.
In questo tipo di terapia, una volta definito il problema e le relative tentate soluzioni messe in atto per cercare di fronteggiare il problema stesso, il terapeuta fornisce tecniche paradossali, prescrizioni, stratagemmi e indicazioni pratiche per smontare ad una ad una le tentate soluzioni che mantengono in essere il problema.
La prescrizione che solitamente viene fornita in questi casi è una specifica “prescrizione del sintomo”, ovvero cercare di concentrare le ossessioni in alcuni momenti ben precisi della giornata, facendo in modo che la persona possa gradualmente assumere il controllo delle sue ossessioni.

 

Se vuoi sapere di più su come funziona la Terapia Breve Strategica leggi qui

 

Bibliografia
Bartoletti, A. (2019). Pensieri brutti e cattivi. Ossessioni tabù: come liberarsene. Milano: Franco Angeli.
Nardone G., Portelli C. (2013). Ossessioni compulsioni manie. Capirle e sconfiggerle in tempi brevi. Milano: Ponte alle Grazie
Nardone G. (2013). Psicotrappole. Milano: Ponte alle Grazie.

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Dott.ssa Serena Fugazzi
Dott.ssa Serena Fugazzi
Psicologa e psicoterapeuta, specialista in Terapia Breve Strategica. Mi trovi in studio a Bologna e su Skype in tutto il mondo

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